Partiamo da un materiale edile che in Svizzera di certo non manca: il legno. Per tanto tempo questa parola faceva pensare al mondo di Heidi – uno scenario paesano tradizionale con pittoreschi chalet, fattorie e granai. Per tanti tecnici, invece, è un materiale da costruzione high-tech dal promettente futuro. Le ricerche dimostrano che le case di legno resistono a un incendio proprio nello stesso modo degli edifici convenzionali in cemento o mattoni.
Architetti celebri puntano sul legno
A lungo il legno è stato utilizzato soltanto per piccoli edifici e case monofamiliari. Dieci anni fa le autorità hanno cambiato le prescrizioni antincendio: ora in Svizzera si può costruire in legno anche case plurifamiliari fino a sei piani, nonché costruzioni per uffici, industriali e commerciali. Famosi architetti come Herzog & de Meuron e Peter Zumthor progettano spettacolari case in legno. Nel centro di Zurigo il celebre architetto giapponese Shigeru Ban ha eretto una costruzione in legno di sette piani per la casa editrice Tamedia. A St. Moritz un condominio circolare, ricoperto da 250 000 scandole fatte a mano, del celebre architetto Lord Norman Foster ha onorato il proprio nome: si chiama Chesa Futura – in italiano «La casa del futuro». La cooperativa Gesewo ha costruito a Oberwinterthur la casa in legno più grande d’Europa. La «casa multigenerazionale» con 155 appartamenti è esemplare in termini ecologici, architettonici e sociali.
Per Michael Meuter di Lignum, associazione settoriale dell’economia del legno, non ci sono dubbi: «Il legno cambierà radicalmente l’edilizia svizzera.» Oggi le ditte edili hanno a propria disposizione tutte le opzioni per realizzare in legno o materiali misti (materiali combinati come il calcestruzzo o l’acciaio) nuovi appartamenti da dare in locazione. Leggero e flessibile, il legno è decisivo per la costruzione efficiente, di fianco a edifici esistenti, di sopraelevazioni oppure ampliamenti – ed è anche disponibile in loco dalla selvicoltura sostenibile.
Meno CO2, più ecologia
Questo tema ispira sia architetti che ricercatori di tutto il mondo. Il rinomato studio di architetti SOM di Chicago ha recentemente proposto la costruzione di un nuovo grattacielo fino a 42 piani, che dovrebbe essere costruito in gran parte in legno. Il motivo principale: la produzione richiede molta meno energia delle costruzioni in acciaio o calcestruzzo. Se si considera l’impronta di CO2, il legno garantisce risultati nettamente migliori rispetto agli altri materiali.
Le ditte svizzere e austriache approfittano di altri vantaggi: il legno non deve essere colato e lavorato in loco come il calcestruzzo, bensì si presta perfettamente alla prefabbricazione industriale nei capannoni protetti delle fabbriche. Grazie a una modernissima tecnologia, i relativi elementi dimostrano un’elevatissima precisione e qualità.
La cosiddetta costruzione con telaio in legno è particolarmente indicata per case a basso consumo energetico: l’isolamento termico si applica piuttosto facilmente allo stesso livello della struttura portante. Nell’austriaca Vorarlberg gli architetti mostrano quanto si possa osare nelle costruzioni adottando come sistema e come materiale il legno: la nuova Life Cycle Tower a Dornbirn è stata creata con materiali misti ed è costituita soprattutto da singole parti montate in modo modulare. È un edificio di otto piani, che dovrebbe migliorare del 90 % il bilancio di CO2.
Calcestruzzo, aerogel & Co.
Tuttavia, fino ad ora gli edifici convenzionali – come le case monofamiliari – sono stati principalmente costruiti con materiali pesanti, vale a dire calcestruzzo. Le fondamenta e gli interrati, spesso anche i tramezzi portanti, sono in calcestruzzo: è un materiale molto resistente e quindi il numero uno in assoluto al mondo. E in quanto a innovazioni, nemmeno l’industria del calcestruzzo sta a guardare: nuovi composti migliorano nettamente il bilancio ecologico nella sua produzione. Grazie a determinati materiali aggiuntivi, oggi è possibile lavorare il calcestruzzo in cantiere anche nei mesi invernali. A vantaggio della produttività dell’edilizia.
«Se vogliamo davvero migliorare il bilancio ecologico in tutto il Paese, dobbiamo pensare anche agli edifici esistenti», spiega Peter Richner, responsabile di dipartimento dell’Empa, Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca. Dal 2013, ad esempio, l’intonaco termoisolante è disponibile sul mercato a base di aerogel, facile da applicare a spruzzo sulla facciata degli edifici. I piccolissimi pori lo rendono un eccellente isolante termico. Questo intonaco termoisolante è stato sviluppato dall’Empa con un partner industriale. «L’applicazione nelle costruzioni è possibile già ora», sottolinea Peter Richner. «I suoi costi di produzione sono ancora relativamente elevati, ma nei prossimi anni potrebbero subire una riduzione.»
Record del fotovoltaico in Svizzera
Inoltre, l’Empa ha sviluppato nuovi pannelli fotovoltaici, che con un’efficienza del 20,4 % fissano un nuovo record mondiale. Nel settore energetico il progresso è inarrestabile. Moderne pompe di calore, che con poca corrente creano energia da acqua, aria o energia geotermica, sono parimenti sempre più efficienti. Il mercato a livello mondiale offre pannelli fotovoltaici a prezzi sempre più convenienti. E anche le trivellazioni per le sonde geotermiche, necessarie per il funzionamento delle pompe di calore, sono diventate più accessibili.
Ci sono tanti altri esempi: l’industria offre mattoni ed elementi in calcestruzzo di nuova concezione, con un materiale isolante già integrato. Materiali da costruzione come questi sono essenziali per la loro stabilità e per limitare le perdite di calore in inverno. La ricerca sui materiali è determinante nella direzione della Società a 2000 Watt: già tra pochi anni avremo edifici che producono in loco tanta energia quanta ne richiedono dall’esterno per il funzionamento delle pompe di calore, degli elettrodomestici e di altri apparecchi.
Situazione di mercato
Aumento dei prezzi in calo
La dinamica della crescita dei prezzi delle transazioni per le abitazioni di proprietà si sta placando. Rispetto all’anno scorso, nel 1o trimestre del 2014 i prezzi sono aumentati del 2,3 %, pari al tasso di crescita minimo da oltre 10 anni. Nelle regioni più care, come il lago di Ginevra, ristagnano rispetto all’anno precedente, mentre nella Svizzera orientale sono aumentati del 6,6 % e nella Svizzera centrale del 4,5 %. Berna, cioè finora la regione con gli aumenti dei prezzi più contenuti, registra un aumento pari ad appena lo 0,9 %. L’inasprimento dell’autoregolamentazione attualmente discusso e l’incertezza rispetto all’andamento dell’immigrazione a causa dell’iniziativa popolare contro l’immigrazione di massa potrebbero dare il via a un’inversione di tendenza nell’andamento dei prezzi.
Crescita 2013, 4° trimestre (in percentuale) rispetto all’anno precedente
Alanya
il ha detto
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