Il vicepresidente della Banca nazionale svizzera Fritz Zurbrügg non nasconde le preoccupazioni per il mercato elvetico (CdT)
BERNA, 28 Ottobre 2017 – Il vicepresidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Fritz Zurbrügg non nasconde le preoccupazioni per il mercato immobiliare elvetico. In un’intervista pubblicata oggi dalla “Neue Zurcher Zeitung”, il banchiere sottolinea che gli affitti potrebbero subire una contrazione tale da pesare “considerevolmente” sui proprietari immobiliari e sulle banche.
Non è tanto il mercato della proprietà ad uso proprio che ci preoccupa, rileva Zurbrügg: piuttosto quello degli edifici usati come investimento. Negli ultimi trimestri, dove la concessione di crediti è aumentata solo in maniera moderata, si è invece assistito a una forte crescita dei prezzi.
Secondo Zurbrügg si delineano due tendenze divergenti: da un lato gli investitori si mostrano sempre molto interessati a questo genere di beni immobiliari, d’altra parte però si assiste a un indebolimento della richiesta da parte di potenziali inquilini.
In caso di forte e repentino aumento del tasso di interesse, secondo Zurbrügg si verificheranno “perdite considerevoli” nel settore bancario. Un tale scenario, che sottintende una notevole correzione dei prezzi, genererà una flessione marcata dei guadagni da interessi netti e perdite ipotecarie.
Il vicepresidente della BNS è tuttavia convinto che tali perdite saranno sopportabili per la maggior parte delle banche attive sul mercato elvetico. Vi saranno invece rischi per le economie private, soprattutto a causa del “profondo squilibrio” tra i debiti contratti per crediti ipotecari. Anche se “i tassi di interesse stagnano a lungo a livelli bassissimi, non vuol dire che resteranno sempre lì”, conclude Zurbrügg.
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